Camilla Baresani

Figlio mio, ti giro la Toy Girl

Illustrazione di Valeria Petrone

Tempo fa, un amico sui sessant’anni, separato da un pezzo, mi ha raccontato d’essersi innamorato di una venticinquenne con cui, oltre a fare sesso tonitruante, si sente di nuovo vivo, cioè utile. Lui è colto, piuttosto raffinato, un po’ dandy. Lei non sa niente. Lui le compra i vestiti, perché quelli che compra lei sono “turkey” (tacchineschi). La porta nei musei, le ritaglia articoli, le spiega come comportarsi a tavola. Fa con lei quello che fino a pochi mesi fa faceva con le figlie. Precisa che loro apprezzano la ragazza, e che lui si sente realizzato quando figlie e fidanzata vanno a ballare insieme. Poco tempo dopo, parlo con un avvocato settantenne: è andato in vacanza con una trentacinquenne di cui è innamorato. Con lui c’era anche il figlio, che di solito vive a Londra: “Purtroppo ormai ci vediamo poco”. “Sai, è una ragazza fantastica”, ha aggiunto. “Lei e mio figlio uscivano insieme. Pensa che i suoi amici gli hanno fatto i complimenti: gli hanno detto che lei balla benissimo”. E ha precisato: “A me non va di andare in discoteca, preferisco restare in albergo a leggere”. Proprio in quei giorni, il Corriere della Serapubblicava un’intervista di Candida Morvillo a Lory del Santo. “Adesso ho voglia di comandare” dice la ex show girl, che nella prima parte della vita era rimasta sempre “un passo indietro uomini facoltosi”. Il suo giovane fidanzato, Marco, è ancora indeciso sulla propria identità lavorativa e ha trovato in lei una pigmaliona, che lo aiuta a indagare dentro di sé. E precisa con orgoglio: “I miei figli, 18 e 24 anni, fanno tutto insieme a Marco, palestra e discoteca”.

Dopo che Gelasio Gaetani, il mio compagno di degustazioni, mi ha illustrato l’affascinante complessità dei profumi e dei sentori del Greco di Tufo che stiamo sorseggiando, gli racconto queste storie di sesso, pedagogia e neo-fratellanza. Non basta volere partner molto più freschi (a livello di carne); non basta l’ebbrezza del comando e quella del pigmalionismo esercitato su lolite e loliti. La complessità umana fa sì che il grande compiacimento stia nello sbolognare i nuovi partner ai figli di precedenti matrimoni e restare finalmente soli a leggere, a lavorare, a sorseggiare un buon vino, mentre  toy boys and girls non disturbano perché se ne stanno in palestra o in discoteca, sotto l’occhio vigile di figli loro coetanei.