Camilla Baresani

Sommario

ISTANBUL in 48 ore

Novembre 2012 - Io Donna - Corriere della Sera - Storie

Per una città che è stata capitale di un impero per ben mille anni (Roma lo è stata solo per quattrocento), una visita di 48 ore è più simile a un morso che a un assaggio. Ma non c’è dubbio che dopo quel morso rivedrete le vostre priorità, cercando in ogni modo di organizzare futuri approfondimenti. L’itinerario di questa visita lampo lo calibriamo su due esigenze: una visione superficiale delle più celebri mete storico-artistiche e, per non cadere nella solita “turistata” col frenetico abc del gruppo organizzato, seguiremo anche l’inconsueto itinerario di un artista, Angelo Bucarelli, che sta cercando un luogo suggestivo/sbalorditivo per montare una sua installazione nell’estate del 2013.

Se in Italia girate con lo scooter, vi consigliamo di farlo anche a Istanbul. La città è grande e c’è molto traffico. In motorino risparmierete tempo e scoprirete stradine che di solito non si percorrono, parcheggiando esattamente di fronte a ogni vostra meta. Inoltre, poiché gli scooter non sono diffusi, gli innumerevoli vigili e poliziotti che presidiano la città non percepiranno le vostre eventuali infrazioni. A Istanbul è difficile perdersi: non è una città piatta, e in mezzo scorrono il Corno d’Oro e il Bosforo. Quando non vi ritrovate, basta che vi guardiate intorno cercando la Torre di Galata o l’immensa cupola di Santa Sofia, ed è fatta. Se prenotate lo scooter, vi verrà recapitato in albergo con casco d’ordinanza. Noi abbiamo fissato una camera pomposamente definita Sultan Suite Double (120 euro) in un piccolo e dignitoso albergo, l’Istanbul Suite, a pochi metri dalla torre di Galata. Poiché avrete poco tempo, vi converrà affidarvi all’albergo che organizza il transfer da e per l’aeroporto (40/50 euro per tratta). Gli arredi delle camere sono in simil turco-style, la vista è sui vicoli, ma sul tetto c’è una bella terrazza dove si può fare colazione guardando il Bosforo. Il quartiere, Beyoğlu, è nella parte europea della città; è vivace, sempre aperto, pieno di locali e di negozi.

Se il venerdì riuscite ad arrivare nel pomeriggio, vi consigliamo di scendere a piedi verso il Bosforo, nelle stradine di Karaköi, tra il ponte di Galata e la fontana di Tophane. Lì, tra i vecchi magazzini navali e il Museo di arte moderna, ci sono le nuove gallerie e una quantità di caffè “arty”, popolati da infaticabili chiacchieratori. È un primo approccio allo stile contempo-mediterraneo della città. Doverosa una sosta per il caffè nell’affascinante maiolicato Lokantasi. Più tardi risalite verso la Torre di Galata, fermandovi a bere una spremuta di melograno e arancio da uno dei tanti venditori di frutta. Andate a passeggiare lungo Istiklal Caddesim, la strada dello struscio, dei negozi e delle vecchie ambasciate. È pedonale ma percorsa da un vecchio, storico tram (simile a quelli ormai sgangherati di Milano). Fermatevi al 163/4, il condominio art noveau Misir Apartment. A ogni piano c’è una galleria d’arte contemporanea, e all’ultimo, l’ottavo, il bar ristorante 360. È una delle più belle terrazze della città, dove prendere l’aperitivo guardando l’incredibile e commovente panorama, e lo sterminato numero di terrazze sottostanti, tutte animate da locali affollati. Comincerete a rendervi conto che Istanbul è una città fondata sulle terrazze panoramiche attrezzate a bar ristorante, oltre che sui gatti, sui barbieri (ce n’è ovunque) e sulla gente seduta a chiacchierare amabilmente. Tornate lungo Istiklal Caddesim, osservate i venditori ambulanti di castagne arrosto ma anche di cozze crude con spruzzata di limone, e, dopo tanti caffè, bibite e aperitivi, scegliete un luogo per la cena. Noi vi consigliamo Mikla, in cima al Marmara Pera.

Il sabato mattina vi consegneranno i motorini: inizia la vostra giornata campale. Una volta attraversato il ponte di Galata, la Istanbul monumentale, quella dei bazar e della città vecchia, sarà vostra. Cominciamo proprio dalla città vecchia. Nulla vi divertirà quanto girovagare negli antichi quartieri perlopiù musulmani di Fatih, Fener, e Balat, con le mura teodosiane, le case cadenti di legno dalle facciate scolorite e i mosaici a fondo oro della ex chiesa più affascinante di Istanbul, San Salvatore in Chora. Angelo Bucarelli ci fa entrare dalla normalissima porta di un edificio da cui incredibilmente si accede a una cisterna dell’epoca di Teodosio, Sultan Sarnic (www.sultansarnic.com): qui dovrebbe sistemare la sua installazione. È un luogo segreto, pieno di fascino misterioso, intervallato da 28 colonne corinzie, dove si possono organizzare cene, feste e mostre, oppure semplicemente guardarsi intorno pieni di emozione. Ma è ora di correre alla zona monumentale, il Sultanhamet. Dedicate il resto della mattinata a una visita del palazzo di Topkapi, e fermatevi a mangiare nel rilassante giardino del ristorante  Giritli. Poi, via di nuovo a santa Sofia, alla Moschea Blu, all’enorme cisterna bizantina Yerebatan Sarayi, con le colossali teste di Medusa rovesciate a sostegno di due delle 336 colonne. Infine, prima che chiuda (alle 19), perdetevi nel labirinto del Gran Bazar. Dopo aver attraversato alcune gallerie, Bucarelli ci mostra un luogo imprevisto. Fuori dalla porta 14  del Bazar, a nord est, entrate dal portone che conduce alle zone dei magazzini, nell’antico caravanserraglio. Senza timore, prendete le scale che portano ai primi piani dei palazzi anneriti e cadenti. Scoprirete Büyük Valide Han, un reticolo di gallerie popolate dalle più impensabili botteghe artigiane, dove si producono lampadari, cinture, statuette, cappelli di feltro, accappatoi, stendardi… Ma non è finita. Salite ancora di un piano e vi troverete sugli interminabili camminamenti dei tetti a cupole tondeggianti, un po’ come quelli dei trulli, che dominano il Bazar, il Bosforo, il Corno d’oro, il mar di Marmara. Ogni cupola, ogni chiesa, ogni torre o minareto vi sembrerà a portata di mano nella brezza del tramonto. Proprio lì, su quei tetti, Bucarelli medita di organizzare il vernissage della sua mostra. Speriamo che non cambi idea. Uno spettacolo simile non ha prezzo. È tempo di tornare in albergo. Serata libera, magari a cena da Maja, il ristorante più gastronomicamente interessante della città, a Karaköi.

Siamo purtroppo già alla domenica mattina: potete  lasciare i motorini e dedicarvi a una gita in barca sul Bosforo, oppure buttarvi sullo shopping, prima della partenza. Nell’uno e nell’altro caso andate a Eminonu, al termine del ponte di Galata, dove partono i battelli e a pochi passi dal Bazar delle spezie (è aperto anche la domenica, a differenza del Gran Bazar). Dal sapone esfoliante di alloro alle ghirlande di peperonicino, dai dolci alla frutta secca, farete fatica a non comprare a man bassa, se non altro come tributo alla straordinaria varietà di colori delle spezie esposte. Se trovate chiuso lo storico ristorante Pandeli, sopra il mercato, vale la pena di buttarsi nell’ebbrezza dello street food: i pescatori dei barconi ormeggiati sotto il ponte di Galata cuociono alla brace gli sgombri appena pescati, che vanno a imbottire grandi panini con insalata di cipolle.

Infine fatevi un appunto per la prossima volta a Istanbul: programmate una visita al Museo di arte contemporanea fondato da Can e Sevda Elgiz. Il Museo (http://www.proje4l.org/) possiede un’eclettica collezione di artisti internazionali e turchi. Dalla torre di Galata in metrò ci vogliono 15 minuti. Si scende alla fermata Ayazaga, dove vi troverete catapultati nella Istanbul dei centri direzionali e dei grattacieli.

Prima di partire, o appena tornati, è opportuno buttarsi nelle letture. Un romanzo di Orhan Pamuk, magari Il libro nero, e, come vademecum, Il romanzo di Costantinopoli di Silvia Ronchey e Tommaso Braccini: raccoglie i resoconti su Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul di 150 autori che l’hanno visitata o ci hanno vissuto. Tenendo presente che, come ha notato Silvia Ronchey, la caduta di Costantinopoli, il 29 maggio 1453, “costituì per il mondo di allora quello che per noi oggi ha rappresentato il crollo delle Twin Towers”.

 

INDIRIZZI

NOLEGGIO MOTORINO

www.motorentistanbul.com, Piaggio Fly 100 40 euro al giorno + 20 per consegna e ritiro in albergo,  prenotare scrivendo a kapikiran.banu@gmail.com

 

ALBERGHI

1) A Galata/Beyoğlu galata@istanbulsuite.com, www.istanbulsuite.com

Poco costoso, l’unico dove molti di noi possono permettersi una pomposa Sultan suite. Nei vicoli della zona più vivace della città.

2) Accanto al Galata Istanbul suite, con camere molto belle, e soprattutto ristorante con terrazza meravigliosa (ideale anche per andarci anche solo a cena): Georges Hotel serdar-i Ekrem Sokak no 24 Galata Beyoglu Istanbul www.georges.com

3) Il più inconsueto e chic, in edificio dei primi del Novecento destinato alle suore, a Galata: Tomtom Kaptan Sokak, davanti al parco del consolato italiano. No.18 Beyoğlu, http://www.tomtomsuites.com/index.php

4) Classico ma costoso, costruito per i viaggiatori sbarcati dall’Orient Express, frequentato da Agatha e Christie e da Greta Garbo, consigliabile se non altro per andare a berci un tè, Pera Palace Beyoglu.

5) Zona meno viva, più turistica, ma spettacolare, nel Sultanhamet, a due passi da Moschea Blu, Santa Sofia, Cisterna, Topkapi e Grand Bazar: una bella costruzione color verde ottomano con facciata in legno: Yesil Ev  Kabasakal Cad. No: 5 34122 Sultanahmet – İstanbul – Turkey

6) Ibrahim Pasa Hotel  tel 212 5180394 . In Sultanhamet design hotel con belle stanze e con terrazza, www.ibrahimpasha.com

 

RISTORANTI e BAR

  1. A Eminonu, al Bazar delle spezie (Mercato egiziano), si pranza da Pandeli. È sopra alla porta d’ingresso del mercato, si sale da una scala foderata di maioliche blu e verdi, le stesse del locale. Prenotare un tavolo accanto alle finestre, da cui si vede chi entra nel mercato e il ponte di Galata. Non si mangia particolarmente bene, è aperto sino alle 19, si può prendere anche solo un tè. http://www.pandeli.com.tr/
  2. Asitane, bel ristorante elegante, con giardino e gustoso menu ottomano , accanto ai mosaici bizantini di San Salvatore in Chora. www.asitanerestaurant.com/English/index.php
  3.   Vicino al Gran Bazar Mozaik restaurant, www.mozaikrestaurant.com/, un classico che non delude.
  4. Giritli ha un tono intimo. Nel cuore del Sultanhamet, vicino a Moschea Blu, Santa Sofia, ecc. Ideale all’ora di pranzo, ha un bel giardino tranquillo, animato dai gatti. Cucina dell’isola di Creta, menu a prezzo fisso, specializzato in pesce. Keresteci Hakki Sokak, Cankurtaran/Ahirkapi, +90 212 458 2270, giritlirestoran.com
  5.  A Beyoglu Mikla, nel Marmara Taksim con terrazza sul Corno d’ Oro. Cucina molto buona, ambizioso e innovativo chef turco svedese. Prenotare il tavolo di fronte alla cucina, con vista spettacolare sul Corno d’Oro. Al piano di sopra aperitivo e drinks con musica e vista a 360 gradi.
  6. X Restaurant & Bar Sadi Konuralp Caddesi 5, Şişhane, +90 212 334 0845, cucina mediterranea e anatolica, panorama fantastico sul Corno d’ Oro.
  7. Vogue, terrazza spettacolare (lo sono praticamente tutte, ma questa in particolare). Abbastanza costoso, menu internazional chic, ci si mangia anche il sushi. SI può andare anche solo per un aperitivo, http://www.voguerestaurant.com/english/default-english.aspx
  8. In Kemankes Caddesi (zona di gallerie e musei) ristorante e caffè Karaköy Lokantasi, molto bello con le piastrelle sui toni del blu, un bancone splendido, ci si fanno tutte le cene post inaugurazione mostra. Andarci almeno per un caffè, è un luogo veramente cool. http://www.karakoylokantasi.com/
  9. Accanto un ristorante per gourmet. Innova la tradizione della cucina turca, con eccellenti risultati. Lokanta Maya | Restaurants (World cuisine) | Meal + drinks TL 50
    Kemankes Caddesi 35-A | Eminonu | +902122526884
    Mon – Wed 11:30 – 17:30, Thu – Sat 11:30 – 23:00
  10. Divertente, nella zona delle gallerie, anche OPS cafè. Ai tavolini esterni gruppi di ragazzi dall’aria intellettual chic impegnati a conversare. Molto trendy tra artisti e galleristi. Tutti hanno qualcosa da dirsi. Mumhane Caddesi Nimet Han No.45B District:Karaköy.

 

Note: il wifi è ovunque, e gratis. Quasi tutti i ristoranti sono anche bar, non c’è la rigidità italiana di orari e stili, si può andare nei posti più belli e costosi e ordinare un caffè o un drink, andando poi a mangiare altrove.

 

HAMMAM

IL più bello è Cemberlitas Hamami, www.cemberlitashamami.com.tr/. Mollafenari Mh. Vezirhan Caddesi 8, 34440 İstanbul

Carico di storia anche Galatasaray Hamami www.galatasarayhamami.com, nel quartiere di Galata.

 

GALLERIE

Nei pressi del Museo di Arte Moderna di Istanbul (che ha una bella collezione turca, organizza mostre interessanti, e ha un ottimo ristorante con terrazza panoramica), vicino al ponte di Galata verso nord, c’è Karakoy, un quartiere pieno di gallerie.  L’ideale è passeggiarci alla scoperta degli opening del momento, senza fretta. Ci sono anche ottimi ristoranti e bar.

– Galleria a Karakoy:

Egeran galeri, http://www.egeran.com/

– Galleria a Basiktas (zona residenziale chic a nord di Galata, vicino a Nisantas dove ci sono i negozi dei marchi della moda internazionale):

Rampa Istanbul

sair Nedim Caddesi (via) no  21 www.rampaistanbul.com  212 3270800

– Gallerie a Beyoglu:

sulla Istiklal Caddesi, la via europea delle ambasciate, Arter space for Art, ricca galleria gestita dalla fondazione del magnate Koc, con un nutrito calendario di mostre.

Più oltre, al 163,/4,  Misir Apartmani, un palazzo di 6 piani con una galleria per piano e sul tetto una grande terrazza panoramica (360, www.360istanbul.com) con ristorante e dj. Il cibo non è granché, ma si può sempre prendere solo un drink e godersi la vista meravigliosa.

 

NEGOZI

1) Se tenete allo shopping all’europea, Nisantas Beymen  è la strada dei negozi e dello struscio elegante. Lì potete anche fare uno spuntino alla Nisantas Brasserie, regno dei “glitterati”.

2) Al Grand Bazar per  kilim e tappeti  Sandal Bedesteni no B – 10 Grand bazaar +90 212 2575435

e Kenan (o Cenan) Belli  no 13/1 +90 212 512 0337

3) per tessuti (asciugamani, accappatoi, parei, tovaglie): Ismail Deregozu Yak Caddesi Cebeci Han Girisi no 1 tel 0 212 5118336

4)  tappeti e tessuti , Dr Suleyman Ertas  Yaglikcilar caddesi no 1  tel +90 532 2122121 www.egintekstil.com

 

PASTICCERIE E NEGOZI DI DOLCI:

  1. Pasticceria francofona dove montagne di profiterol vengono serviti su piattini di metallo, al bancone di marmo. Inci Patisserie, Hüseyinağa Mh., 34435 Beyoğlu (sulla grande strada occidentale con le vecchie ambasciate)
  2. Baklava Gulloglu nel quartiere Karakoy, la pasticceria più carica di storia, un marchio conosciuto in tutto il mondo. http://www.karakoygulluoglu.com/eng/index.asp?page=kurumsal1.asp
  3. Il marchio di dolci con tanti negozi in città, da tripudio degli zuccheri. Koska (con la a accentata) turkish delight. Istiklal Caddesi, a pochi passi dal Galatasaray Lisesi. Oppure in Kemankes Caddesi
  4. Se vi piacciono pani e dolci sfornati sotto il naso in un bel negozio di legno e piastrelline, un mix di Tirolo e Turchia, Galata Simitçisi. http://www.galatasimitcisi.com/index.html

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI E INDIRIZZI VISITATE IL SITO www.iloveturchia.it