Camilla Baresani
Indirizzo: Via Genova Giovanni Thaon di Revel, 3, 20159 Milano
Telefono: 026686577
Sito web: http://www.ajoblanco.it/
Prezzi: €25

Sommario

Milano – Trattoria Ajo Blanco

Marzo 2005 - Ventiquattro - Il Sole 24 Ore - Ristoranti Lombardia

Avete voglia di cucina spagnola? Desiderio ben presto frustrato dalla consultazione di guide gastronomiche e relativi siti internet. In Italia, la Spagna è vista come luogo di un pittoresco stantio misto a elementi di giovanottismo da happy hour (alle pareti foto di corride, matador e ballerine snaccheranti; nell’aria sonore schitarrate à la Segovia, lamentazioni ululate e tacchi battuti sul pavimento; il tutto annaffiato da fiumi di sangria, bevanda che ubriaca in fretta lasciando code di inenarrabili malditesta). Un panorama sconfortante di locali “con ampio parcheggio” e “musica tutte le sere”, dove t’immagini una clientela chiassosa, felice d’ingurgitare paellas simili ai pastoni che – prima dell’avvento di Eukanuba – si preparavano per il cane: riso scotto, frattaglie di carne, pesce e verdure, tanto per dare al nostro migliore amico un’alimentazione completa. A Roma i locali che si dicono di cucina spagnola sono sette, a Milano pochi di più; il prezzo medio di un pasto varia dai 15 ai 25 euro. L’unico segnalato dalla guida del Gambero rosso è l’Ajo Blanco di Milano. L’abbiamo provato. Pareti scrostate ad arte, tavolini di legno dall’aria consunta, tovagliette di carta. Nel menu, molto semplice, tante tapas (“assaggini” che in Spagna si servono nei bar), formaggi e prosciutti spagnoli, bruschette, e tre soli piatti principali: polpo alla galiziana, arrosto di maiale con salsa morcilla, pollo con pimenton (peperoncino). Tutte pietanze già pronte, servite con l’incandescenza tipica della “ripassata” nel microonde. Servizio premuroso, ma inspiegabilmente lento (non c’è nessun piatto espresso), rumore assordante di musica chitarrosa e voci che tentano di sovrastarla. Per fortuna è attiva la legge Sirchia: fuori dal locale, decine di ragazzi s’infreddolivano fumando. Con quel rumore, a subire anche il fumo proprio non ce l’avremmo fatta. Ma nel complesso, se si sa quello a cui si va incontro, cioè a un locale per ragazzi, il risultato è più che dignitoso. Con 25 euro si mangia e si beve (Palacio de Bornos bianco, un po’ fruttato) meglio che in tante pizzerie nostrane e in gran parte dei ristoranti cinesi.